Ciao, sono Giuseppe Frigerio e oggi ti spiegherò che cos’è un assegno a deposito fiduciario su una proposta di acquisto.
Il primo passo da fare dopo aver trovato la casa ideale è quello di formulare una proposta d’acquisto in forma scritta indirizzata al venditore e versando un piccolo acconto.
L’assegno si consegna all’agenzia immobiliare quando si sottoscrive una proposta d’acquisto (o di locazione); questo ormai è una prassi consolidata perché allegare un assegno alla proposta è una forma di impegno, un modo per garantire in modo oggettivo, la serietà delle intenzioni dell’acquirente. Inoltre, nel caso in cui si concluda l’affare, il fatto che il proprietario riceva ed incassi un assegno consegnatogli dall’acquirente, è un elemento in più che consolida l’accordo preso insieme alle firme delle parti.
Normalmente l’importo dell’assegno deve essere pressoché simbolico in quanto eventualmente sarà integrato da pagamenti successivi, pertanto di solito si stabilisce un importo di circa 2-5.000€; l’assegno sarà non trasferibile ed intestato (esclusivamente) al proprietario dell’immobile che è anche il destinatario della proposta d’acquisto; come tutti gli assegni inoltre è fondamentale che sia compilato con cura in tutte le sue parti: luogo data e firma (lo ricordo perché il notaio, al momento della sottoscrizione dell’atto di vendita definitivo, chiederà una copia di tutti i pagamenti effettuati per il saldo del prezzo).
Ovviamente l’assegno che si allegherà alla proposta è un deposito fiduciario e, solo se la proposta verrà effettivamente accettata, diventerà una caparra confirmatoria.
L’assegno dovrà rimanere in custodia all’agente immobiliare (che ne sarà responsabile) per tutta la durata della trattativa, ma solitamente è autorizzato fin da subito a consegnarlo al proprietario nel caso in cui questi accetti la proposta. In questo caso comunque è utile sottolineare che la proposta si potrà effettivamente considerare conclusa nel momento in cui verrà data comunicazione al proponente dell’avvenuta accettazione entro il termine d’irrevocabilità stabilito; pertanto l’acquirente sarà anche avvisato della successiva consegna dell’assegno al proprietario.
Se invece la proposta non viene accettata entro il termine previsto o se la proposta presenta delle clausole risolutive per eventi che non si verificano (come un mutuo che non viene concesso) l’assegno deve essere immediatamente riconsegnato all’aspirante acquirente senza alcuna deroga né ulteriori impegni o obblighi da parte sua, di alcun tipo.
Se si vuole essere sicuri di quanto appena letto è bene che tutto ciò sia anche espressamente indicato nella proposta o, meglio ancora, in un documento a parte che faccia da ricevuta e che deve contenere le casistiche ed i comportamenti adottati; si dovrà quindi indicare:
- La proposta d’acquisto a cui l’assegno è allegato (indicando anche l’immobile, il proprietario e la data di sottoscrizione)
- La persona che riceve l’ assegno e che lo custodisce (e firma la ricevuta)
- In quale caso l’assegno sarà consegnato al proprietario e quando
- In quale caso sarà restituito
- altre liberatorie
- eventuali riferimenti a note, clausole e subordinazioni indicate nella proposta
Se questo documento è redatto nella maniera indicata si può firmare e consegnare un assegno in totale tranquillità, affidandolo all’agente immobiliare con cui si sottoscriverà la proposta d’acquisto: potresti chiedergli di consegnarti una ricevuta con queste caratteristiche, magari direttamente su carta intestata dell’agenzia; se non volesse farlo (a meno che non ne abbia una sua standard che ricopra quanto descritto) diciamo che non è indice di un buon inizio e lascio a te le riflessioni sulle conseguenze.
Ciò che assolutamente non va fatto è lasciare un assegno in bianco o senza che sia correttamente e completamente compilato ed intestato esclusivamente al proprietario od avente titolo per la vendita (in questo caso non si fa riferimento all’agente immobiliare).
In conclusione allegare un assegno alla proposta d’acquisto è un passaggio quasi obbligato, ma può essere affrontato con la massima tranquillità, a condizione di adottare i giusti accorgimenti.
Bene, ho finito… ora sai le mosse giuste per metter giù una proposta di acquisto senza fare errori.
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Giuseppe Frigerio
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Se io facessi una proposta d’acquisto e il venditore l’accettasse ma volesse un importo superiore a quello offerto da me in proposta posso recidere la mia proposta d’acqUisto? Grazie
Ciao Romina, nel momento che imposti una proposta di acquisto, il proprietario ha 3 possibilità:
1) accettarla, e con lei accettare tutte le condizioni che hai inserito
2) rifiutarla
3) fare una controfferta nella quale ti cambia anche una delle condizioni in proposta, in questo caso ( che da quanto ho visto è il tuo) il proprietario, dal momento che vuole un importo più alto di quello che hai offerto NON ti ha accettato la proposta e tu hai la possibilità o di accettare le sue condizioni oppure (a scadenza della proposta) di recedere senza perdere nessuna somma.
Giuseppe Frigerio